Rischio cardiovascolare con i farmaci antinfiammatori non-steroidei
Studi randomizzati hanno evidenziato i rischi cardiovascolari degli anti-infiammatori non steroidei ( FANS ) in dosi elevate e in ambiti a volte atipici.
Sono state ora elaborate stime dei rischi comparativi con i singoli FANS a dosi tipiche in ambito di comunità.
Tra i farmaci più ampiamente studiati, i più alti rischi complessivi sono stati osservati con Rofecoxib ( 1.45 ) e Diclofenac ( 1.40 ), e i più bassi con Ibuprofene ( 1.18 ) e Naprossene ( 1.09 ).
In un sottogruppo di studi, i rischi sono risultati elevati con basse dosi di Rofecoxib ( 1.37 ), Celecoxib ( 1.26 ) e Diclofenac ( 1.22 ) e sono cresciuti con l’aumentare dei dosaggi.
Il rischio con Ibuprofene si è manifestato solo a dosaggi più elevati, mentre il Naprossene ha presentato un effetto neutro nei confronti del rischio a tutti i dosaggi.
Tra i farmaci meno studiati, è stato riscontrato un più alto rischio con Etoricoxib ( 2.05 ), Etodolac ( 1.55 ) e Indometacina ( 1.30 ).
Nei confronti a coppie, Etoricoxib ha presentato un più alto rischio relativo ( RR ) rispetto a Ibuprofene ( RRR=1.68 ) e Naprossene ( RRR=1.75 ); Etodolac non è risultato significativamente differente da Naprossene e Ibuprofene.
Il Naprossene ha mostrato un rischio significativamente inferiore a quello di Ibuprofene ( RRR=0.92 ).
In conclusione, tra i farmaci antinfiammatori non-steroidei largamente impiegati, Naprossene e Ibuprofene a bassi dosaggi hanno meno probabilità di aumentare il rischio cardiovascolare.
Il Diclofenac alle dosi disponibili senza prescrizione aumenta il rischio.
I dati per Etoricoxib sono risultati scarsi, ma nei confronti a coppie questo farmaco ha presentato un rischio relativo significativamente più alto rispetto a Naprossene o Ibuprofene.
L’Indometacina è un farmaco più vecchio, piuttosto tossico, e le evidenze disponibili sul rischio cardiovascolare mettono in dubbio il suo impiego clinico continuativo. ( Xagena2011 )
McGettigan P, Henry D, PLoS Medicine, 2011; 8(9): e1001098. doi:10.1371/journal.pmed.1001098
Farma2011 Reuma2011 Cardio2011
Indietro
Altri articoli
Aspirina con o senza statina nelle persone senza malattia cardiovascolare aterosclerotica in tutte le categorie di rischio
Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...
Pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B: il regime R-COMP con Doxorubicina liposomiale non-pegilata associato a minor rischio cardiovascolare rispetto al regime R-CHOP
Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...
Malattia cardiovascolare nei sopravvissuti al tumore ai testicoli: identificazione dei fattori di rischio e impatto sulla qualità di vita
Il trattamento del tumore ai testicoli è chiaramente associato a morbilità e mortalità cardiovascolare. Per consentire lo sviluppo di strategie...
Terapia antisenso per la riduzione del rischio cardiovascolare e grave ipertrigliceridemia: interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen
È stata annunciata l'interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen, una terapia antisenso sperimentale in fase di valutazione per...
Fattori di rischio cardiovascolare nell'infanzia ed eventi cardiovascolari nell'adulto
I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...
Ruolo dei fattori di rischio cardiovascolare nell'associazione tra attività fisica e indicatori di integrità cerebrale negli anziani
L'attività fisica è stata associata a un ridotto rischio di demenza, ma i meccanismi alla base di questa associazione restano...
Rischio cardiovascolare e oncologico con Tofacitinib nell'artrite reumatoide
L'aumento dei livelli lipidici e dell'incidenza di tumori con Tofacitinib ( Xeljanz ) ha indotto uno studio sugli eventi avversi...
Escrezione urinaria di sodio e potassio nelle 24 ore e rischio cardiovascolare
La relazione tra assunzione di sodio e malattie cardiovascolari rimane controversa, in parte a causa della valutazione imprecisa dell'assunzione di...
I biomarcatori possono predire il rischio cardiovascolare nei pazienti con malattia psoriasica
I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...
Inibitori PCSK9 ed Ezetimibe con o senza terapia con statine per la riduzione del rischio cardiovascolare
È stato confrontato l'impatto dell'Ezetimibe ( Zetia ) e degli inibitori della proproteina convertasi subtilisina / kexina di tipo 9...